14.08.06
G.I.O.S.STRA. »»

19.07.06
L'altraVia, luglio - agosto 2006 »»

20.06.06
L'altraVia, giugno 06 »»

25.05.06
Conferenza socio sanitaria sicurezza stradale »»
cerca nel sito

Vuoi essere informato sugli aggiornamenti del sito?


fondazione fisico
Indice degli editoriali

La solita musica?
2001. Governo Berlusconi. Accorpamento dei Ministeri Lavori Pubblici e Trasporti in unico Ministero (Infrastrutture), chiusura dell’Ispettorato per la Sicurezza della Circolazione, nomina di un Viceministro con delega alla sicurezza stradale (Mario Tassone) deleghe che il Ministro Lunardi non ha, però, mai dato nella sostanza al viceministro UDC.
2006. Governo Prodi.
Nomina di 102 tra ministri, viceministri e sottosegretari ma niente delega per la sicurezza stradale. A nessuno dei due Ministri dello “spacchettato” Ministero delle Infrastrutture (Trasporti a Bianchi e Infrastrutture a Di Pietro).
La sicurezza stradale per Prodi ad oggi non rappresenta un problema nonostante in campagna elettorale abbia sostenuto, con una lettera da noi resa pubblica, un forte impegno su questo tema.

Dal giorno del suo insediamento – il voto alla Camera è del 17 maggio – sono passati 26 giorni (12 giugno mentre scriviamo) e sulle strade abbiamo avuto altri 650 morti, 1600 invalidi gravi e sono stati “bruciati” altri 2500 milioni di euro. Sono numeri a cui siamo ormai “abituati”, non fanno storia, non emozionano. Rinnoviamo le proposte elaborate negli Stati Generali della Sicurezza stradale da oltre 50 organizzazioni della società civile, del mondo dell’impresa, delle professioni:
1. finanziare il Piano Nazionale per la Sicurezza stradale
2. nominare un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla sicurezza stradale
3. costituire per legge l’Agenzia Nazionale per la sicurezza stradale
Sono obiettivi programmatici condivisi da Prodi e dalle forze della sua coalizione ma anche dall’opposizione alla quale chiediamo un suo coerente sostegno. Se Prodi non vuole aumentare la pletora dei sottosegretari affidi la delega – perché la sicurezza stradale è impegno (e responsabilità politica) che deve far capo al Premier – al Sottosegretario Letta, persona sensibile e competente per l’incarico. Ma lo faccia con decisione e presto perché non possiamo assistere ulteriormente a liti da “condominio” tra Ministri.

Alcool e incidenti
. Ha fatto discutere la proposta del Direttore del servizio della Polizia Stradale, Antonio Giannella, sulla confisca del mezzo per le persone fermate alla guida e risultate positive al test (almeno 1 mg/l di tasso alcolemico nel sangue). Se è il mezzo di proprietà della persona è una buona proposta ma andrebbe perfezionata anche sulla destinazione dei ricavi della vendita dei mezzi che potrebbero essere molti e utilmente impiegati. Tali ricavi potrebbero andare ad un apposito fondo a favore delle vittime di reato stradale in particolare per la messa in opera di servizi per la riabilitazione, l’assistenza psicologica e psichiatrica, per campagne di informazione e progetti educativi promossi dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale impegnate nel settore. Evitando di fare come per il 5Xmille per sostenere le attività degli Enti Locali che hanno o dovrebbero avere fonti finanziarie dallo Stato e utilizzare meglio i proventi delle sanzioni al codice della strada. Ma al Capo della Stradale vorremmo dire – così come ai suoi colleghi delle altre Forze di polizia nazionali e locali – che occorrono più controlli magari prevedendo anche adeguamenti (sull’esempio dei Paesi europei più virtuosi) di pene e sanzioni. Perché ad oggi nel nostro Paese vengono effettuate solo alcune centinaia di migliaia di controlli mentre in Francia nel 2005 si sono superati i 10 milioni! Ognuno faccia la sua parte e il suo mestiere e se non ci sono i soldi - per acquistare la benzina per le auto delle pattuglie, quelli per acquistare gli etilometri o per pagare il personale per fare i controlli - chiediamo al Governo, Parlamento e Enti locali le risorse necessarie. Perché le norme per essere rispettate hanno bisogno di un impianto sanzionatorio credibile, realistico ma che va fatto rispettare. Effettività della norma vuol dire effettività della sanzione e della pena. Altrimenti restiamo alle chiacchiere.

21.06.06

 
2006 - 2007 © Copyright FISICO All rights Reserved.