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Sicurezza stradale: serve coraggio e innovazione
Una Legge Finanziaria da 30 milioni di euro. Tempi di rigore finanziari: nemmeno nella finanziaria 2007 si prevedono fondi per la sicurezza stradale? Dalle anticipazioni sembra proprio che neanche questa volta si finanzieranno le politiche di sicurezza stradale per porre argine alla strage e al fiume di denaro pubblico che se ne va con i morti, gli invalidi e i feriti che l’incidentalità stradale si porta dietro. In tutti i Paesi avanzati si sa che 1 euro investito in sicurezza stradale ne fa risparmiare, alla casse pubbliche, dai 6 ai 10 (sono i Paesi più virtuosi che hanno affinato le loro strategie).

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, in campagna elettorale ci aveva inviato una lettera nella quale condivideva molte delle proposte che le organizzazioni economico-sociali avevano avanzato alle diverse coalizioni politiche.
Ora occorre coraggio e innovazione e rompere il circolo perverso innescato dal precedente Governo che nelle ultime 3 Leggi di bilancio non ha mai indicato nessun investimento per la sicurezza stradale. Il Governo conosce tutte le proposte che in sintesi riportiamo in altra parte del giornale. Occorre aprire un capitolo SICUREZZA STRADALE nella Legge Finanziaria e trovare le risorse necessarie seppur minime.

I morti e feriti continuano a crescere perché manca un governo della sicurezza stradale: mancano risorse, persone e strumenti per un’efficace azione di contrasto. E’ un problema di strategia. Ed appare risibile “l’uscita” del Ministro dei Trasporti, Prof. Alessandro Bianchi, sull’abbassamento dei limiti di velocità a 120 km/h in autostrada. Non che la velocità non sia importante come causa di incidentalità (e non solo in autostrada). Ma è come vedere la pagliuzza nell’occhio e non intravedere la trave! è questa la priorità più importante che viene individuata dal Governo?
Il presidente del Consiglio, lo dice il termine stesso, presiede, coordina e supplisce in caso di necessità, perché ne porta la responsabilità. E’ lui che deve dare risposte efficaci alle richieste che decine di organizzazioni e rappresentanze sociali importanti del settore da tempo le rivolgono.

Dalla Finanziaria, signor Presidente Prodi, dovrebbe almeno uscire il finanziamento di 100 milioni di euro per istituire l’Agenzia Nazionale per la sicurezza stradale e per costituire l’Istituto di Ricerca per l’Innovazione e la Sicurezza che esistono in molti Paesi dell’Europa a 25.
Sul versante del parlamento, invece, è matura l’idea di costituire un Gruppo Interparlamentare per promuovere proposte di legge per la sicurezza stradale, per spingere il Governo sulla via di una coraggiosa e innovativa politica di messa in sicurezza delle infrastrutture, di maggiore controlli per rendere efficaci le norme, per proporre una riforma e semplificazione dello stesso Codice della strada.

GIOSSTRA (Gruppo Interparlamentare Operante per la Sicurezza Stradale) - può partire ad Orvieto il 29 settembre prossimo - come luogo d’incontro tra le competenze tecniche e sociali dell’associazionismo civile e quelle di deputati e senatori. Un laboratorio socio-politico-culturale per far nascere e sviluppare una nuova stagione per le politiche di sicurezza stradale in Italia.

La sicurezza stradale deve divenire veramente motivo di impegno comune per i Parlamentari dei diversi schieramenti. Per far crescere una “nuova visione” della sicurezza stradale nonchè azioni coordinate e decise, sulla scia di quanto già fatto, per esempio, in Francia e in Gran Bretagna: in questa ottica il Parlamento italiano può svolgere un ruolo fondamentale.

13.09.06

 
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